La moto (Exile Black Bull) è un progetto iniziato nel 2008 dal proprietario e sviluppato dall’officina Exile Motorcycles (Russell Mitchell) di Los Angeles, che l’ha disegnata e ne ha raccolto tutte le parti, rigorosamente Made in USA, con la collaborazione della Battistini’s di Bournemouth (UK), che l’ha assemblata, verniciata, collaudata e immatricolata in Inghilterra, e la MPH di Milano, che ha ottenuto l’immatricolazione in Italia (sulla moto come si vede nelle foto) e apportato alcune modifiche finali su richiesta del proprietario. L’intero progetto ha impiegato 9 mesi, con un costo di circa 50.000 euro. Se chiedete a Russell oggi di costruirvene una uguale, con le stesse identiche parti, vi chiede $60.000 (senza immatricolazione e trasporti intercontinentalili!).
Il telaio è custom, rigido, e con la sella a sospensione idraulica. Il motore è un Total Performance bicilindrico a “V” di 121 pollici cubici (circa 2000 cm quadrati). La trasmissione è a cinghia e catena. Il cambio è un JIMS a 6 marce. L’accensione è elettronica con chip nascosto e tasti di comando integrati nella manopola di sinistra. La batteria incastonata nel serbatoio dell’olio sotto la sella, quindi non visibile, per rispettare il design concept minimalista.
La moto ha poco meno di 10.000km, sempre tenuta in garage, guidata esclusivamente dal suo proprietario. Nessun tipo di incidente, in perfette condizioni. È stata esibita all’EICMA di Milano nel 2010. Da 10 anni il proprietario vive nella Penisola Arabica dove non ha ritenuto opportuno portare la moto, rimasta quindi nella casa di campagna marchigiana, a disposizione per qualche sporadico giretto in collina. È arrivato però il momento di far vivere una nuova vita alla moto, che viene messa in vendita per appassionati che riescano a capirla ed amarla.